Le saghe finite

Due giorni fa sono andato a vedere il nuovo “Indiana Jones”. In un cinema newyorchese, pieno di bambini che si ingozzavano di pop corn.

Il mitico archeologo di Spielber e Lucas questa volta non mi ha stupito. Questa volta non ho cantato la sua mitica canzoncina all’uscita dalla sala.

Niente a che vedere con i capitoli precedenti. Sara’ che li ho visti da bambino, e un bambino si lascia stupire facilmente, ma ricordo il vecchio dr Jones, come un personaggio davvero mitico, capace di scampare ad ogni pericolo e di entusiasmarmi per tutto il film.

Dico apertamente che ho un pregiudizio contro le saghe. Non mi piacciono le minestre riscaldate. Anche se a volte le saghe sono dei capolavori (uno su tutti il “Padrino”), spesso sono solo l’ultima spiaggia di cineasti e scrittori senza nuove idee. Oppure in cerca di soldi. E spiego perche’.

In contemporanea con il film, negli States sono uscite patatine fritte, magliette, figurine, giocattoli e tante altre porcherie “vizia-bambino”, griffate Indiana Jones. E in pochi giorni i bambini sono gia’ dotati di tutta questa merce. A scuola staranno gia’ litigando su chi ha la maglietta piu’ bella. In America il cinema e’ chiamato “the industry” proprio perche’ muove tanti soldi attraverso questo indotto di gadgets.

Mi sorprende che anche Spielberg ceda a questa logica, rischiando di incrinare la popolarita’ di uno dei suoi personaggi piu’ celebri, solo per un pugno di dollari.

Ma, quaggiu’, tutto, proprio tutto ha il suo prezzo. E basta solo fare la fila per comprarlo.

5 commenti

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5 risposte a “Le saghe finite

  1. Verissimo, così si rovina una saga, era meglio finirla prima.

  2. Spielberg ti stupisce?
    A me stupirebbe Woody Allen che si piega a logiche simili…

    Spielberg è padre e figlio di questa “industria (a)culturale”

  3. ciao mario, sono ciccio, come va?
    ti seguo sul tuo blog!
    madò mi fai ricordare tutto di new york semplicemente fantastica!!
    ti mando un abbraccio,
    ciccio!

  4. Capo

    Caro Mariuccio, sono appena stato al telefono con Stefano Spilberghi il quale mi ha comunicato che tra 5 anni è prevista l’uscita dell’ultimo film di Indiana Jones, diretto sempre da Steven Spielberg (cugino di Stefano).
    Vuoi sapere il titolo? No?? E io te lo dico lo stesso: Indiana Jones e il catetere maledetto

  5. mario

    Ciao ciccio,
    eh, si’ new york e’ davvero bella. Un abbracco anche a te.
    x capo…sei semplicemente un grande

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